Purtroppo, anche in sede di stesura del documento programmatico non si può che attingere dal filone che ha caratterizzato il clima e lo spirito che hanno dato luogo all’impostazione del rendiconto di quanto realizzato nell’anno precedente.
D’altronde, in presenza dei medesimi interlocutori istituzionali, portatori di quei disvalori i cui effetti nefasti sono stati ampiamente e drammaticamente narrati nella relazione al consuntivo, sarebbe offensivo nei confronti dell’intelligenza e del rispetto dovuto all’uditorio, prim’ancora che illusorio e puerile, immaginare e prospettare un quadro che illustri a tinte chiare una possibile immagine diversa della realtà.
La logica suggerisce che solo per i creduloni delle pratiche miracolistiche o per quanti riescano ad autosuggestionarsi di proposito, una siffatta prospettazione potrebbe attecchire per poi puntualmente disilludere e svanire procurando più male che pria.
Sin qui il realismo. e allora cosa fare?
Le circostanze tuttavia, che lo si voglia o no, in questa sede devono necessariamente indurci a credere e a perseguire comunque il sogno dell’illusione anche se in maniera piuttosto velata in una cornice di impervio percorso ad ostacoli, il sogno antico di continuare a combattere per infrangere anche da queste parti le barriere dell’isolamento sociale e culturale dunque, quello della reclusione domiciliare dei più anziani, l’abbandono di quanti tra noi pluridisabili, il diniego per tanti alla formazione e all’istruzione talora anche di base, insomma il diritto di cittadinanza per tutti, devono dunque continuare a costituire la base di lancio della nostra azione politico associativa anche se con questi chiari di luna, nulla lascia presagire ad un favorevole e risolutivo percorso.
Ma non dobbiamo esasperatamente indulgere al pessimismo e alla rassegnazione per abbandonarci e cedere all’oblio.
In ogni cuore d’altronde, anche laddove lo sconforto non sembra lasciare scampo, alberga sempre una residua e flebile speranza.
Ed è con questo sentimento che ci viene dal profondo che vi induco a guardare comunque con fiducia al futuro che ci attende con le sue insidie e le sue incognite ma anche col suo carico di fascino imperscrutabile.
A tutti voi un caloroso e affettuoso grazie con rinnovata stima e affetto
Per il Consiglio Provinciale
Il Presidente
Cav. Francesco Scicchitano